Sinedrio

Da Wiki Maria Valtorta.
Grande Sinedrio di Gerusalemme, XVIII secolo (incisione)

Il Sinedrio[1], noto anche come grande consiglio giudaico, aveva sede a Gerusalemme ed era formato da 71 membri, compreso il presidente. La sua struttura si ispirava ai 70 anziani che, secondo la tradizione biblica, avevano affiancato Mosè[2]. L’assemblea era articolata in tre gruppi:

  1. Il collegio (o camera) dei sacerdoti: responsabile dell’amministrazione del culto. Ne facevano parte i sommi sacerdoti, sia in carica che deposti. La maggioranza dei membri apparteneva al partito dei sadducei, spesso alleati con gli erodiani.
  2. Il collegio (o camera) degli scribi o dottori della Legge: comprendeva esperti legali, teologi e insegnanti, prevalentemente farisei. Costituivano il corpo dotto della nazione.
  3. Il collegio (o camera) degli anziani: riuniva i notabili più ricchi e le personalità influenti. Non avevano potere giudiziario, ma un ruolo consultivo.

Un’eco di questa tripartizione si ritrova nel Vangelo di Marco[3]:

«E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell’uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi…». (Mc 8,31)

Ogni gruppo era formato da 23 membri (per un totale di 69), ai quali si aggiungevano il presidente e il suo vice. Il Sinedrio scomparì definitivamente con la diaspora del 70 d.C.

Ruolo del Sinedrio al tempo di Gesù

Al tempo di Gesù, il Sinedrio deteneva ampi poteri: questioni interne del paese, affari civili e persino criminali. Aveva a disposizione la polizia del Tempio, poteva ordinare arresti e giudicare casi che non prevedessero la pena di morte, riservata ai Romani (jus gladii[4]).

La sua giurisdizione era di fatto limitata alla regione della Giudea: mentre la regione della Galilea restava fuori dal suo controllo. Tuttavia, il Sinedrio rappresentava un’autorità morale e religiosa di riferimento, grazie al ruolo centrale di Gerusalemme e del Tempio nel giudaismo.

Nei processi, era richiesta la maggioranza semplice per l’assoluzione e i due terzi per la condanna. In caso di dubbio, il vantaggio andava sempre all’accusato.

Le sedute erano presiedute dal Nassi, che poteva essere il Sommo Sacerdote o una personalità riconosciuta. Hillel, celebre scriba e dottore della Legge, ricoprì questo ruolo; il suo avversario Shammai gli succedette. L’Adjoint (vicepresidente) presiedeva le sedute giudiziarie, anche se le modalità esatte di distribuzione delle cariche restano poco chiare.

Il Sinedrio era sciolto dopo le feste di Pasqua: i suoi membri rientravano nelle proprie città per la mietitura, fino alla Pentecoste. Nel “L'Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta troviamo conferma di questa informazione in un serrato dialogo tra ebrei lungo la strada verso Doco[5]:

«Forse farà la Pasqua supplementare. Allora è più facile passare inosservato. Il Sinedrio è sciolto dopo le feste, e tutti i sinedristi vanno alle loro case per la mietitura. Sino a Pentecoste non si raduna di nuovo». (EMV 576.3)

Ricostruzione dei membri del Sinedrio all’epoca di Cristo

I sommi sacerdoti Anna e Caifa” di James Tissot

La composizione del Sinedrio descritta nell’Opera di Maria Valtorta elenca ben 61 nomi sui 71 membri che lo compongono. Sette altri membri, noti alla storia, invece non compaiono (o non sono stati identificati). Includendoli, si arriva a una conoscenza quasi completa dell’assemblea: 68 su 71. Si tratta della ricostruzione più dettagliata oggi disponibile.

Atteggiamento verso Gesù

  • I sinedristi benevoli verso Gesù: sono 14 in totale, circa un quinto dell’assemblea. Nell'episodio che precede la resurrezione di Lazzaro troviamo alcuni dei loro nomi[6]:

«Gesù si inoltra molto lentamente mentre tutti, pur accorrendo da ogni parte, si scansano dal viale sul quale Egli cammina. E dato che nessuno lo saluta, Egli non saluta nessuno, come neppure conoscesse molti dei lì radunati a guardarlo con l’ira e l’odio negli sguardi, meno i pochi che, essendogli discepoli occulti, o per lo meno essendo di retto cuore anche se non lo amano come Messia, lo rispettano come un giusto. E questi sono Giuseppe, Nicodemo, Giovanni, Eleazaro, l’altro Giovanni scriba, visto per la moltiplicazione dei pani, e l’altro Giovanni ancora, che sfamò i discesi dal monte delle beatitudini, Gamaliele col figlio suo, Giosuè, Gioacchino, Mannaen, lo scriba Gioele di Abia, incontrato al Giordano nell’episodio di Sabea, Giuseppe Barnaba discepolo di Gamaliele, Cusa che guarda Gesù da lontano, un poco intimidito di rivederlo dopo lo sbaglio fatto, o forse preso dal rispetto umano che lo trattiene dal farsi avanti come amico.». (EMV 548.3)

Alcuni dei nomi menzionati non fanno parte del Sinedrio (come Mannaen, Cusa, i due Giovanni e Giuseppe Barnaba), ma ad essi vanno aggiunti i seguenti sinedristi: Giacobbe del Tempio, Elcana, Eliel, Filippo il sinedrista e Giuda di Beteron.
  • I sinedristi ostili a Gesù o presumibilmente tali: circa 35 membri, cioè il 50% dei sinedristi. Si tratta soprattutto del collegio dei sacerdoti e, in misura ancora maggiore, di quello degli scribi, dove rappresentano i due terzi.
  • I sinedristi neutrali o senza opinione identificata: circa 22 membri (inclusi i nomi degli sconosciuti).

Il collegio dei Sacerdoti

  1. Alessandro (Alexandros), è menzionato negli Atti degli Apostoli[7]. Appare nell'Opera di Maria Valtorta ai funerali di Lazzaro.
  2. Anania ben Nebedeo (Ananos), conosciuto dalle sorgenti storiche[8], ma non è nominato da Maria Valtorta. Fu sommo sacerdote verso il 47 d. C.
  3. Anania di Anna (Ananos ben Ananus), sadduceo di grande durezza, è il figlio minore dell'anziano sommo sacerdote Anna.
  4. Anna (Anano ben Seth), anziano sommo sacerdote (6-15 d.C.). Cinque dei suoi figli, e il suo genero Caifa, furono a loro volta sommi sacerdoti.
  5. Caifa (Yosef Bar Kayafa), il sommo sacerdote in carica (18-36 d.C.), genero di Anna, artefice della condanna di Gesù.
  6. Elchia (Helchias ben Phiabi), membro della potente famiglia Phabi era tesoriere del Tempio, è tra i principali istigatori dell'ostilità contro Gesù.
  7. Eleazar ben Anna (Èl'azar ben Ananus), figlio primogenito dell'anziano sommo sacerdote Anna. Sinedrista, si macchia di delitto.
  8. Eleazaro (Èl'azar ben Boëthos), anziano sommo sacerdote (4-3 a.C.), è un simpatizzante di Gesù al contrario di suo fratello Simone Boetos.
  9. Giocana il sadduceo, un sadduceo in rapporti con Giuda di Keriot. Ha la reputazione di essere un rapace.
  10. Giona di Gabaon (Yonah), nell'Opera di Maria Valtorta è uno dei sinedristi presenti ai funerali di Lazzaro.
  11. Gionata ben Anna (Jonathas ben Anna), è il secondo figlio del sommo sacerdote Anna, anche lui sommo sacerdote[9] (36-37 d.C.), dopo Caifa.
  12. Giosué il sinedrista (Joshua ben Sie), ex sommo sacerdote (3 a.C.-6 d.C.), amico di Giuseppe d’Arimatea e di Nicodemo, è favorevole a Gesù.
  13. Giovanni, sacerdote attestato negli Atti degli apostoli[10], non compare invece nell’Opera di Maria Valtorta.
  14. Isacco il sinedrista (Is'hac), nell'Opera di Maria Valtorta è uno dei sinedristi presenti ai funerali di Lazzaro.
  15. Ismael ben Fabi (Ishma'él Ben Phabi), crudele fariseo che non ama che se stesso, opprime i propri servi e presta ad usura. Ex sommo sacerdote.
  16. Joazar (Yehoazar ben Boëthos), nell'Opera di Maria Valtorta è uno dei sinedristi presenti ai funerali di Lazzaro.
  17. Mattia ben Anna (Matthias ben Ananus), figlio di Anna, conosciuto dalle fonti storiche[11], ma non è nominato da Maria Valtorta.
  18. Sceva, è menzionato negli Atti degli Apostoli[12] come capo dei sacerdoti e negromante, potrebbe essere l'erodiano ex amante della Maddalena.
  19. Simone Boetos (Shim'ôn Cantheras ben Boëthos), uno dei farisei ostili presenti al banchetto offerto da Elchia a Gesù, è fratello di Eleazaro.
  20. Simone Camit (Shim'ôn Karmithos), ex sommo sacerdote (17-18 d.C.) e predecessore di Caifa, resta defilato senza mai prendere posizione.
  21. Teofilo ben Anna (Theophilus ben Ananus), figlio di Anna, conosciuto dalle fonti storiche[13], ma non è nominato da Maria Valtorta.
  22. Zaccaria il sadduceo (Zekharyah), citato tra i sinedriti presenti ai funerali di Lazzaro, è in compagnia di Giocana, anch’egli sadduceo.
  23. Un membro sconosciuto.

Il collegio degli Scribi

  1. Anna di Nahum, figlio crudele di Nahum, abbandona suo figlio perché deforme, muore nel terremoto che accompagna la morte del Cristo.
  2. Archelao (Archelaos), giovane scriba, probabilmente uno dei figli di Elchia; segue le orme del padre essendo un feroce oppositore di Gesù.
  3. Canania (Chanania ben Chiskia ben Qaron), un vecchio e decrepito fariseo ostile a Gesù.
  4. Chanania (Hanina ben Tradion), conosciuto dalle fonti storiche[14] ma non è nominato da Maria Valtorta.
  5. Eleazar ben Parta (Èl'azar ben Parta), fa parte della delegazione che persegue Gesù fino in Samaria e a Lebona vuole impedirgli di parlare.
  6. Gamaliele (Gâmliél), eminente dottore della Legge. Nipote di Hillel, incontra Gesù dodicenne nel Tempio quando discute con i dottori della Legge.
  7. Giacobbe del Tempio, è uno scriba che, insieme ad Asrael, ha il compito di esaminare Marziam per il passaggio alla maggiore età.
  8. Gioacana ben Zacchai (Jochanan Ben Zakkai), ha un podere nella pianura di Esdrelon che confina con quello di Doras, sinedrista come lui.
  9. Gioele di Abia (Ioël d'Abiah), detto Alamot, al contrario della maggioranza degli altri scribi ascolta Gesù con animo aperto e privo di prevenzioni.
  10. Gionata ben Uziel (Jonathan ben Uzziel), rimprovera gli apostoli affamati perché mangiano spighe di grano nel giorno di sabato.
  11. Ishmael ben Elisha ha-Kohen (Ishmael ben Elisha Kohen Gadol), conosciuto dalle fonti storiche[14] ma non è nominato da Maria Valtorta.
  12. Levi del Tempio, si burla amichevolmente di Gamaliele, che non vuole ammettere che Gesù sia un impostore.
  13. Matatia il vecchio, anziano scriba parente di Giacobbe, presente ai funerali di Lazzaro.
  14. Nahum (Nahoum Halbalar), fiduciario del sommo sacerdote Anna, rimane storpio ed ebete nel terremoto che accompagna la morte del Cristo.
  15. Sadoc (Sadoq), detto lo "scriba d'oro", oppositore feroce di Gesù, fu lui a suggerire a Giuda di tradire il suo maestro con un bacio.
  16. Samuele il sinedrista (Shemouél Kakkaton), uno scriba dalla lingua di vipera, licenzioso e adultero.
  17. Saul lo scriba (Shaoul ben Botnit), si reca a Betania insieme allo scriba Samuele e ritorna in occasione dei funerali di Lazzaro.
  18. Simeone figlio di Gamaliele (Shim'ôn) un giovane scriba poco loquace, permane sotto l’autorevolezza di suo padre e lo segue nella conversione.
  19. Simone di Elianna (Simeon isc Hammispa), per ambizione uccide il povero padre Elianna e poi diviene pazzo.
  20. Tolmai (Tolmé), uno scriba dedito alla magia che viene rimproverato da Gesù nel Tempio, nel giorno di Parasceve.
  21. Uria (Ouryah) il sinedrista di Cafarnao, insieme ad altri oppositori galilei, cerca di tendere tranelli a Gesù.
  22. Uziel (Ouriel), uno dei sinedriti più spietati contro Gesù, lo ferisce a una mano lanciandoli contro una pietra.
  23. Zaccaria lo scriba (Zekharyah), citato tra gli scribi presenti ai funerali di Lazzaro
  24. Zaccheo del Tempio probabile membro del Sinedrio, è citato per aver visto Gesù nel Tempio nel giorno di sabato.

Il collegio degli Anziani

  1. Callascebona, l'Anziano (Calba Scheboua), illustre sinedrista, si presterà a testimoniare contro Gesù nel processo del Sinedrio.
  2. Cornelio (Cornelius ben Ceron), amico di Giuseppe d'Arimatea, è presente al banchetto offerto per Gesù. Purtroppo si unirà ai nemici di Gesù.
  3. Doras figlio di Doras, fariseo e sinedrista, come suo padre, nutre un odio implacabile verso Gesù.
  4. Doro, l'Anziano (Dorothée ben Nathanaël), un sinedrista che appare solo due volte in tutta l’Opera, sempre per complottare contro Gesù.
  5. Elcana, di sangue reale, fratello di Eliel e di Giovanna di Cuza, simpatizza per Gesù nell'ultima parte della sua vita e diventa discepolo.
  6. Eli di Cafarnao (Èlyahou), un vecchio fariseo ostile a Gesù, nonostante gli abbia guarito il nipotino Eliseo, morso da un serpente velenoso.
  7. Elia il sinedrista, un altro sinedrista che viene nominato solo perché presente ai funerali di Lazzaro. D’altro non si sa.
  8. Eliel, di sangue reale, fratello di Elcana e di Giovanna di Cuza, simpatizza per Gesù nell'ultima parte della sua vita e diventa discepolo.
  9. Felice il sinedrista, un fariseo rigoroso, ostile a Gesù.
  10. Filippo il sinedrista (Philippe ben Jacinus), amico di Lazzaro e simpatizzante di Gesù.
  11. Gioacchino di Cafarnao (Yehoyaqîm), un galileo che con Eli, Simone e Uria fa parte di un gruppo di farisei ostili che tendono insidie a Gesù.
  12. Gioacchino il sinedrista (Yehoyaqîm), si schiera con altri tre sinedristi, tutti favorevoli a Gesù: Giuseppe di Arimatea, Nicodemo ed Eleazar.
  13. Giovanni di Gaas (Iohanân), il sinedrista, un amico di Giuseppe di Arimatea, anche lui simpatizzante di Gesù.
  14. Giuda di Beteron (Iehouda), discendente degli Assidei è amico di Lazzaro e simpatizzante di Gesù.
  15. Giuseppe di Arimatea, l'Anziano, dottore della Legge e sinedrista, amico di Nicodemo e di Gamaliele, poi discepolo.
  16. Giuseppe itureo (Joseph ben Camei), uno dei quattro sinedristi anziani di guardia quando Gesù viene cacciato al Tempio.
  17. Natanael ben Fada, si tratta di “un capo importante”, i suoi sentimenti verso Gesù non sono ben chiari.
  18. Nicodemo (Naqdimon ou Nakkaï ben Gorion), dottore della Legge e sinedrista, amico di Giuseppe d'Arimatea, poi discepolo.
  19. Sadoc il sinedrista, diverso da Sadoc lo scriba, viene nominato senza maggiori dettagli tra le personalità presenti ai funerali di Lazzaro.
  20. Simone di Cafarnao (Shim'ôn), il fariseo nella cui casa avviene l'episodio di Maria Maddalena che lava i piedi di Gesù col pianto[15].
  21. Trifone (o Trisone), il sinedrista (Tryphon ben Theudion), forse è simpatizzante segreto di Gesù.
  22. (Ben) Tsitsit Haccassat, conosciuto dalle fonti storiche[16], non è nominato in Maria Valtorta, era uno dei tre uomini più ricchi di Gerusalemme[17].
  23. Un membro sconosciuto.

Caratteristiche interessanti

Dalle testimonianze di Flavio Giuseppe, storico del I secolo, e dalle fonti talmudiche risultano noti complessivamente 49 sinedristi, 19 membri mancanti sono stati identificati attraverso le 'visioni' di Maria Valtorta. La ricostruzione della lista ha richiesto anni di lavoro, mentre Maria Valtorta li avrebbe riconosciuti in modo spontaneo, man mano che comparivano nelle scene da lei descritte. Tra questi figurano:

  • Sceva – il negromante citato negli Atti degli Apostoli[18]. Sulla base di quanto è descritto nell'Opea di Maria Valtorta, è possibile ipotizzare che, in passato, fosse stato un amante di Maria di Magdala (prima della sua conversione).
  • Nahum – inizialmente uomo di fiducia del sommo sacerdote Anna. Maria Valtorta riferisce che in seguito si rivoltò contro di lui. Questo potrebbe spiegare perché il Talmud sia molto riservato sul suo conto, nonostante fosse uno dei tre giudici criminali più rinomati.
  • Simone il sinedrista – citato con il nome di Simeon isc Hammispa nelle fonti antiche; nell’Opera di Maria Valtorta è descritto come parricida mosso dall’ambizione. Impazzì dopo aver visto il fantasma del padre durante il terremoto che seguì la Passione[19]. Questo giustificherebbe il silenzio tramandato sulla sua vita.
  • Gioele di Abia (detto Alamot) – uno scriba attestato unicamente nell’Opera di Maria Valtorta. Il suo soprannome, Alamot, deriva dalla Bibbia: nei Salmi[20] il termine alamoth è una direzione musicale[21] che indica di cantare su note alte, con voci stridule e chiare, come un coro femminile di voci soprano oppure di ragazzi che cantano in falsetto. L’allusione, probabilmente, si riferisce alla sua voce o al suo aspetto fisico, motivo di scherno da parte dei colleghi.

Note

  1. termine derivato dal greco synedrion = «assemblea, consiglio».
  2. Numeri 11,16
  3. Mc 8,31
  4. il «diritto di spada», il diritto riconosciuto di infliggere la pena capitale.
  5. EMV 576.3
  6. EMV 548.3
  7. At 4,6
  8. Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche, Libro XX, paragrafo 103
  9. Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche, Libro XVIII, paragrafo 95
  10. At 4,6
  11. Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche, Libro XIX, paragrafi 313–316
  12. At 19,14
  13. Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche, Libro XIX, paragrafo 123
  14. 14,0 14,1 Il Midrash Eleh Ezkerah, racconta che un gruppo di dieci rabbini d'Israele furono martirizzati dai romani nel periodo della distruzione del Secondo Tempio.
  15. Luca 7,36-50
  16. Ben Tzitzit HaKeset: fariseo e uomo ricchissimo di Gerusalemme del I secolo, citato nel Talmud Bavli, Gittin 56a (ed. Davidson/Steinsaltz)
  17. insieme a Nakdimon ben Gurion (Nicodemo) e Ben Kalba Savua.
  18. At 19,14
  19. Mt 27,51-52
  20. Sal 46,1
  21. “un canto secondo alamoth