Zenone
È un fornitore del Legato di Antiochia. Il greco Zenone approvvigiona le truppe romane della Giudea e di tutte le coorti d’Oriente. È un uomo ricco. La sua rete di contatti si estende per tutto l’impero eppure egli giura di nutrire un odio profondo per i Romani rammentando quanto hanno causato alla sua patria, la Grecia.
Ad Antiochia egli viene evangelizzato da Sintica, una greca lei stessa. La moglie di Zenone è stata curata e guarita grazie alla “pomata di Maria”; una preparazione che la Vergine aveva dato a Sintica e che era già servita a guarire miracolosamente Demete il marinaio. Dopo la morte di Giovanni di Endor, compagno d’esilio di Sintica, Zenone la accoglie nella propria casa.
In occasione di un viaggio di affari, Zenone porta una lettera di Sintica a Gesù e lo segue in qualche viaggio/spostamento (Emmaus di Tiberiade, Trachea,…). È descritto come “un buon uomo, e buona è sua moglie e le tre figlie e un figlio”[1].
Stupito che un Dio possa dialogare con lui, Zenone si sente messo a nudo quando, rispondendo alla domanda: «Perché mi ascolti?»
Gesù gli risponde:«Perché vedo la tua anima […] Contorta, sporca, anguicrinita, amara, ignorante, nonostante il tuo intelletto sia ben diverso da quello di un barbaro. Ma dentro del tempio bruto hai un altare che attende, come quello che è nell’Areopago e attende la stessa cosa. Attende il Dio vero». (EMV 461.9)La conversione di Zenone sarà totale quando sentirà Gesù pronunciare un discorso sulla natura del regno messianico a Tarichea e quando questi guarirà la meretrice La Galazia:
«Ora veramente so chi sei! Un vero dio e non un retore falso! La greca ha detto il vero! Le tue parole alle terme mi avevano deluso. Queste conquistato. Il miracolo mi ha stupito. Il tuo perdono agli offensori conquistato. Addio, Signore! Penserò a Te e alle tue parole» (EMV 463.9).
Origine del suo nome
Zenone è un nome di origine greca. Precisamente deriva da “Zènon”, letteralmente tradotto come “voluto da Zeus” o “dono di Zeus”. È anche il nome di un filosofo di origine fenicia considerato fondatore dello stoicismo: Zenone di Cizio.
Dove lo incontriamo nell’Opera ?
EMV 459 EMV 460 EMV 461 EMV 462 EMV 463 EMV 486
Per saperne di più
La tradizione ortodossa fa menzione di uno Zenas (equivalente di Zenone) discepolo di san Paolo ed uno dei “70 discepoli”. Sarebbe stato il primo vescovo di Lidda, in Palestina.
È ricordato il 4 gennaio dagli ortodossi ma non appare nel Martirologio romano.
Paolo lo nomina nella Lettera a Tito[2]. Viene indicato come esperto di Leggi.
La sua esperienza nel commercio internazionale aveva senza dubbio rappresentato un grande aiuto nei contatti locali dell’apostolo, così come la sua conoscenza di leggi, usi e costumi in vigore nelle varie contrade.
Note
- ↑ EMV 461.13
- ↑ Cfr. Tito 3,13