Sara di Afec
Vedova molto ricca di un venditore di stuoie di Afec. Durante il Terzo anno della Vita pubblica di Gesù[1], chiede di adottare Alfeo, figlio di Meroba, il bambino maltrattato, che in seguito le viene concesso:
- "Ho da dare a chi è solo… e sarei felice…"Si unisce con molta naturalezza al gruppo delle donne discepole. Per prima cosa, deve liberarsi dallo spirito di ricchezza, cosa in cui l'apostolo Pietro l'aiuta.
- "Ricorderò, donna. La tua pietà sia benedetta." (EMV 450.7)
- "In tal modo ti darò prova che so distaccarmi dalle ricchezze e amare con giustizia."Decide di stabilirsi definitivamente a Cafarnao:
- "Molto hai progredito in poche ore."
- "Io non sono a far tanta miglioria. Il tuo apostolo mi ha insegnato." (EMV 457.5)
"Hai là dei discepoli buoni." (EMV 457.5).
Carattere ed aspetto fisico
Una donna di 40 anni circa.
Percorso apostolico
È tra i testimoni della Resurrezione di Cristo.
Origine del suo nome
Sara (o Sarai) vuol dire "Principessa".
Riferimento storico: la donna che Abramo sposò a Ur[2] in Iraq.
Dove la incontriamo nell’Opera?
Volume 7: EMV 450 EMV 454 EMV 455 EMV 456 EMV 457 EMV 458 EMV 465 EMV 475 EMV 490
Volume 9: EMV 577
Volume 10: EMV 636
Note
- ↑ Nel terzo periodo di 4 mesi
- ↑ Genesi 11,29