Abramo di Arimatea

Da Wiki Maria Valtorta.

È un vecchio contadino di 78 anni, intendente delle terre che Giuseppe d'Arimatea possiede nella pianura che da Arimatea si estende verso il mare, nei dintorni di Joppe, a sud della piana di Saron. Dopo il raccolto, assiste sbalordito alla generosa elargizione di fasci di grano che il padrone Giuseppe fa a sessantadue poveri bisognosi. I servi fanno notare che il grano non basterà per tutti, ma Giuseppe d'Arimatea ordina che sia raddoppiata la misura del grano da distribuire, tra la gioia dei beneficati e lo stupore dei servi.

Il vecchio Abramo, che ha confabulato coi principali fra i servi contadini, si avvicina con questi al padrone che li interroga:

«Ebbene? Avete visto? Ce ne è stato per tutti! E con avanzo!».

«Ma padrone! Qui c'è un mistero! I nostri campi non possono aver dato il numero dei covoni che tu hai distribuito. Io sono nato qui e ho settantotto anni. Sego da sessantasei anni. E so. Mio figlio aveva ragione. Senza un mistero non avremmo potuto dare tanto !...».

«Ma è realtà che abbiamo dato, Abramo. Tu eri al mio fianco. I covoni sono stati dati dai servi. Non c'è sortilegio. Non è irrealtà. I covoni si possono ancora contare. Sono ancora là, sebbene divisi in tante parti».

«Sì, padrone. Ma... Non è possibile che i campi ne abbiano dati tanti!».

«E la fede, figli miei? E la fede? Dove mettete la fede? Poteva smentire il Signore il suo servo che prometteva in suo Nome e per santo fine?».

«Allora tu hai fatto miracolo?!», dicono i servi, pronti già all'osanna.

«Non sono uomo da miracoli io. Sono un povero uomo. Il Signore lo ha fatto. Mi ha letto nel cuore e vi ha visto due desideri: il primo era quello di portarvi alla mia stessa fede. Il secondo era quello di dare tanto, tanto, tanto a questi miei fratelli infelici. Dio ha annuito ai miei desideri... ed ha fatto. Che Egli ne sia benedetto!», dice Giuseppe con un inchino riverente come fosse davanti ad un altare. (EMV 408.4)

E subito dopo si mostra Gesù, che fino a quel momento era rimasto nascosto dietro una casetta cinta da una siepe, per benedire Giuseppe d'Arimatea per la sua Fede e la sua carità. Giuseppe d’Arimatea, infatti, aveva esortato i suoi servi ad aver fede in Dio, prima di raddoppiare la distribuzione ai poveri. È il miracolo dei fasci di grano, miracolo della Fede.

Origine del nome

Abram significa in ebraico “nobile stirpe”. È un riferimento al patriarca Abramo considerato il padre di tutti i credenti.

Dove lo incontriamo nell’Opera?

EMV 408

Note